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UN LAVORO IN LINEA CON TE
viaggio creativo per cambiare lavoro senza perdere te stesso

Un percorso per trasformare il desiderio di cambiamento in un progetto che rispecchi i tuoi valori, le tue competenze e la tua identità 
 
Dedicato ai professionisti della relazione, della formazione e dei settori creativi che si sentono spenti o imprigionati in ruoli che non li rappresentano e vogliono riscoprire le proprie risorse creative per progettare una nuova direzione professionale in sintonia con chi sono oggi

ECCO COSA ACCADE DOPO IL PERCORSO

FAI CHIAREZZA SULLA DIREZIONE DA SEGUIRE

Dopo il percorso avrai una visione chiara di dove vuoi andare, cosa lasciare e cosa coltivare. Non solo saprai quale strada ti corrisponde davvero, ma avrai anche un progetto concreto che rende il cambiamento possibile. Individuerai il primo passo realistico da compiere, così da trasformare l’intenzione in movimento.

HAI FIDUCIA NELLE TUE RISORSE

Riconoscerai i tuoi punti di forza, le competenze che possiedi e quelle che potresti sviluppare. Avrai un quadro chiaro di ciò che ti sostiene, degli ostacoli da considerare e delle opportunità disponibili. Questa consapevolezza ti darà sicurezza: saprai cosa puoi fare e come mettere le tue capacità al servizio dei tuoi obiettivi.

METTI IL TUO LAVORO IN ARMONIA CON TE

Sbloccherai la tua creatività per immaginare possibilità nuove e coerenti con ciò che sei oggi. Le tue scelte professionali diventeranno più autentiche, perché radicate nei tuoi valori, nelle tue esigenze e nel tuo modo di essere. Avrai una direzione che “ti rispecchia” e la fiducia necessaria per seguirla.

PER CAMBIARE LAVORO DEVI PRIMA CAMBIARE SGUARDO

Spesso, il desiderio di cambiare nasce quando il lavoro attuale non ci rappresenta più. In quel momento, la mente vorrebbe subito una soluzione — un nuovo ruolo, un progetto chiaro, un piano definito — ma ciò che davvero serve per favorire la giusta decisione è concedersi uno spazio di esplorazione e di valutazione per chiarirsi l'obiettivo e progettare i giusti passi che portano alla meta.

Serve un tempo in cui fermarsi per riscoprire le proprie risorse e i propri talenti, per riconnettersi ai propri desideri e valori, esplorare e valutare le reali opportunità e dare forma a nuove possibilità.

 

Ma, soprattutto – serve un cambio di sguardo! Non si può costruire una nuova rotta restando ancorati allo stesso sguardo con cui ci si è persi. Il cambiamento comincia cambiando prospettiva: solo guardando le cose in modo nuovo possiamo intraprendere il cammino che ci porta da dove siamo a dove vogliamo arrivare. La direzione si chiarisce passo dopo passo, mentre crei un ponte tra ciò che sei oggi e ciò che desideri diventare. Il ponte è il progetto che costruiamo insieme. 

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SE IL PERCORSO FA PER TE

A CHI SI RIVOLGE IL PERCORSO

  • a professionisti della relazione, della formazione, dei contesti educativi

  • a persone sensibili, competenti e appassionate che si sentono disallineate rispetto al lavoro che fanno

  • a chi ama il proprio lavoro, ma non si riconosce più nel modo in cui lo svolge

  • a chi avverte un desiderio di cambiamento — un progetto, un’idea, un sogno — ma teme di sbagliare, di non essere “abbastanza”, di fallire e peggiorare la situazione.

  • a chi sente di avere “un progetto nel cassetto” ma non trova il coraggio o la chiarezza di pensiero per realizzarlo.

 

 

COSA FACCIAMO NEL PERCORSO

Ti accompagno in un viaggio di consapevolezza e progettazione per rimettere insieme identità, valori e scelte professionali e ritrovare fiducia nella tua capacità di creare nuove possibilità lavorative.

Durante il percorso, colleghiamo passioni e competenze per costruire un progetto che abbia senso e direzione. Esploriamo possibilità e alternative — con curiosità, senza giudizio. Trasformiamo il desiderio di cambiamento in un piano concreto, realistico e coerente con chi sei oggi.

Insieme percorriamo un cammino dove il pensiero creativo è applicato alla vita: un modo per ritrovare ispirazione, senso e fiducia nel proprio potere di scelta.

 

COME LO FACCIAMO

Credo che ogni cambiamento autentico segua le stesse leggi del processo creativo. Non nasce da una decisione improvvisa ma da un movimento interiore che attraversa fasi, domande, pause, intuizioni e nuove connessioni. Nel mio lavoro accompagno le persone a riconoscere e attraversare questi passaggi, prendendo come riferimento le fasi del pensiero creativo, che diventano una vera e propria mappa del cambiamento.

 

Con il pensiero creativo possiamo generare nuove possibilità quando ciò che conoscevamo non funziona più. Per questo è la base del mio metodo: perché il cambiamento professionale richiede lo stesso tipo di fiducia, curiosità e apertura che usiamo quando creiamo qualcosa di nuovo.

Le fasi del processo creativo come mappa del cambiamento

  1. Preparazione – Il viaggio comincia dall’ascolto
    Osserviamo dove sei ora: quali desideri, talenti, opportunità, bisogni sono presenti nella tua vita in questo momento. Mettiamo ordine e diamo un nome a ciò che accade, per costruire una base solida da cui partire.

  2. Incubazione – Restare nel vuoto fertile
    Questa è la fase più difficile e preziosa: imparare a sospendere il giudizio, restare nell’incertezza, lasciare spazio a ciò che non sappiamo ancora. È qui che nasce l’intuizione, quando smettiamo di forzare la risposta.

  3. Illuminazione – Riconoscere nuove direzioni
    A poco a poco, ciò che era confuso comincia a prendere forma. Emergono immagini, parole, idee: nuovi collegamenti che aprono possibilità prima inpensabili.

  4. Realizzazione – Dare forma al nuovo
    Infine, lavoriamo per tradurre l’intuizione in azione. È la fase in cui il progetto prende vita, coerente con ciò che abbiamo scoperto lungo il cammino.

 

Nel percorso integriamo ragione e intuizione. Lavoriamo con entrambe le dimensioni del pensiero: quella logica e analitica, che ci aiuta a comprendere, definire e strutturare, e quella intuitiva e simbolica, che ci permette di sentire, immaginare, connettere. 

Alterniamo momenti di analisi e riflessione a esperienze più intuitive e creative. Usiamo immagini, parole evocative, colori o scrittura per dare voce a ciò che la mente da sola non riesce a esprimere, così da unire comprensione e sentire, logica e immaginazione. Non servono doti artistiche: il punto non è “fare arte” ma attivare il processo creativo come strumento di trasformazione. Attraversare queste fasi significa imparare a fidarsi del processo e riconoscere quando qualcosa di nuovo sta nascendo. È così che la chiarezza arriva: non come una risposta pronta, ma come una direzione che prende forma dentro di sé.

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Nicoletta Freti – Counselor Esistenziale, Artista, Scrittrice

Da anni applico il pensiero creativo nelle sue diverse forme. Attraverso incontri individuali e seminari di gruppo aiuto le persone ad attingere alla propria sorgente interna per affrontare creativamente le difficoltà della vita. Accanto all’attività con singoli e gruppi, porto la mia esperienza in azienda conducendo corsi come formatrice senior su Problem solving, Time management e Comunicazione.

Dopo aver vissuto personalmente un importante cambio di lavoro, ho orientato la mia vita professionale all’accompagnamento delle persone in processi di trasformazione, unendo la pratica artistica alla conoscenza dei processi creativi e della cura di sé. Con una Laurea Magistrale in Psicologia Clinica e della Riabilitazione e un Master biennale in Culture simboliche per le professioni dell’arte, dell’educazione e della cura (Università Bicocca), affianco esperienza e formazione per accompagnare professionisti e individui in percorsi di cambiamento lavorativo e relazionale, aiutandoli a ritrovare direzione, fiducia e creatività. Ho insegnato nelle Accademie di Belle Arti di Bergamo, Palermo e Bari e, come socio fondatore della Scuola di cura di sé di Bergamo, mi dedico alla formazione di counselor. Artista e autrice di libri su creatività e crescita personale, ho pubblicato, tra gli altri, Il respiro dell’arte (2014) e L’immaginazione come pelle (2015).

La creatività è una forza catalizzatrice che può trasformare la

nostra visione del mondo e aprire porte inaspettate verso la crescita personale

L’arte, quella che si muove oltre la forma e sfida i codici, ci insegna qualcosa di essenziale: esistono altri modi di vedere, di pensare, di stare nel mondo oltre a quelli abituali. Ampliare il punto di vista, accogliere l’imperfezione, sopportare il vuoto e l’ambiguità senza doverli riempire subito, riconoscere gli schemi, sperimentare nuovi linguaggi, osare immaginare altre possibilità – questi sono alcuni degli orientamenti che traggo dall’arte e porto nel lavoro con le persone. Nel percorso, i principi dell’arte contemporanea sono strumenti conoscitivi e trasformativi. Non servono per spiegare o risolvere, ma per espandere. Per dare spazio a quelle parti di noi che, fuori dalla logica lineare, attendono riconoscimento. In un mondo che ci chiede coerenza, chiarezza e prestazione, i processi artistici ci ricordano che anche il non definito, il diverso, l’errore hanno un valore. E, a volte, è proprio lì che si nasconde la trasformazione, che si apre il passaggio dalla sensazione di essere limitati alla rivelazione dei propri talenti.

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