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RIACCENDI TE STESSO E LE TUE RELAZIONI

Un percorso dedicato a chi si è smarrito in relazioni che tolgono energia e desidera ritrovare la gioia di essere sé stesso e il coraggio di creare relazioni luminose

ECCO COSA ACCADE DOPO IL PERCORSO

TI SCOPRI E TI APPREZZI PER CIO' CHE SEI

Trovi uno spazio in cui sentirti ascoltata e non giudicata. Ti accetti per ciò che sei e ti senti giusto/a nella tua identità. Sai gestire con più serenità lo sguardo degli altri, anche quando non approvano.

FAI PACE CON EVENTI LIMITANTI DEL TUO PASSATO

Cambi sguardo sul tuo passato. Lavorando creativamente sulla tua storia personale ti riconosci in un nuovo racconto potenziante degli eventi della tua vita, e di come li hai superati. Questo ti darà forza e sicurezza e saprai farti apprezzare.  

TI APRI A NUOVE POSSIBILITA' 

Ti riconosci per ciò che sei.
Sblocchi la tua creatività lasciando emergere le parti gioiose e non bisognose di te per essere e fare ciò che davvero ti rappresenta, nelle relazioni e nel lavoro. Potrai  creare situazioni e relazioni adatte a te.

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PUOI INIZIARE ASCOLTANDO IL

MINI AUDIO CORSO GRATUITO 

pensato per chi si sente invisibile e si è sempre sentito diverso. Con i primi passi per smettere di patire le relazioni con gli altri, far emergere la tua gioia e legittimarti a essere e fare ciò che veramente ti rappresenta Qui il link

OPPURE

RICHIEDI UNA CHIAMATA GRATUITA E VALUTIAMO INSIEME
SE IL PERCORSO FA PER TE

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Nicoletta Freti è Trainer Counselor iscritta a Assocounseling. Si interessa ai processi creativi nella doppia prospettiva artistica e psicologica. Si forma presso l’Accademia Carrara di Bergamo. Completa la sua formazione con una Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della riabilitazione (Unicusano) e un Master biennale in Culture simboliche per le professioni dell'arte, dell'educazione e della cura (Università Bicocca). Ha insegnato nelle Accademie di Belle Arti di Bergamo, Palermo e Bari. E’ socio fondatore della Scuola di cura di sé di Bergamo, dove da anni tiene seminari. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive (www.nicolettafreti.com). Ha pubblicato presso Lubrina Bramani Editore: L’ala perduta. Romanzo (2021); Il respiro dell’arte. Il processo creativo nella ricerca di sé(2014); L'immaginazione come pelle. (2015). Ha pubblicato in Amazon Kindle Direct Publishing Light art e percezione (2023). (bio)

Come funziona​

 

Dopo aver ascoltato il Mini audio corso, richiedi una call gratuita nella quale valuteremo insieme se il percorso è adatto a te e se per te è il momento giusto per iniziare. 

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Mappa del percorso

 

1. Crei uno spazio in cui ti senti visto per quello che sei e non giudicato. Prendi consapevolezza di come funziona il tuo dialogo interiore e riconosci quando la tua voce critica ti rema contro e ti blocca, e impari a sospenderla.

 

2. Metti a fuoco una relazione che vuoi migliorare. Riconosci i tuoi bisogni nel rapporto e comprendi quali sono i comportamenti che generano tensione e sofferenza. Prendi consapevolezza degli elementi ricorsivi che agiscono nelle tue relazioni. 

 

3. Impari a riconoscere i tuoi confini e comprendi come puoi rispettarli e farli rispettare. In questo modo puoi iniziare a prenderti cura delle tue ferite.

 

4. Lavori sulla tua storia personale. Comprendi come funziona la memoria autobiografica e come puoi rileggere gli eventi che ti hanno segnato per trasformarli in risorse di crescita.

 

5. Migliori la tua autostima. Sleghi alcuni vincoli che ti legano a una visione limitata di te stesso a favore di una che ti sostiene.

 

6. Ti scopri per ciò che sei. Attivi uno sguardo benevolo nei tuoi confronti – da critico a obiettivo, amorevole, comprensivo. Anche quando gli altri non corrispondono.

 

7. Migliori il tuo modo di stare nella relazione in autonomia. Ti responsabilizzi per quanto riguarda ciò che puoi fare tu. Impari a ascoltare te stesso e l’altro e a comunicare in modo più efficace.

 

8. A questo punto puoi accogliere luci e ombre di te stesso e dell’altro. Riconosci e apprezzi quello che l’altro ti può dare e che tu puoi dare all’altro.

 

9. Sblocchi la tua creatività lasciando emergere le parti gioiose e non bisognose di te. Scopri un senso di fiducia nel processo creativo che porta a sviluppare le potenzialità. Riconosci e ti lasci guidare dalla tua naturale spinta al miglioramento e all’autorealizzazione.

 

8. Metti le basi per immaginare e realizzare ciò che davvero ti rappresenta. Ritrovi il filo di ciò che ti accende, esci dall’ombra e torni a vivere alla luce dei tuoi desideri. Riscopri la gioia di essere te stesso e il coraggio di scegliere la vita che vuoi.

Il mio metodo

 

In anni di esperienza come formatrice nei gruppi e come counselor in incontri individuali, ho potuto verificare che chi vuole trasformare aspetti della propria vita ha bisogno di:

 

    • conoscere le dinamiche interiori (teoria)

    • assimilarle tramite esperienze profonde che coinvolgano corpo, emozioni e relazioni       (pratica).

 

Il vero cambiamento non nasce solo dal sapere o dal sentire, ma dall’incontro di entrambi. Ho deciso quindi di proporre un percorso che nutre e integra queste due dimensioni – uno spazio in cui si dà importanza sia al pensiero intuitivo che al pensiero razionale, tutti e due essenziali se vogliamo un cambiamento e vogliamo anche capire come avviene. 

 

Mi guida la conoscenza approfondita del processo creativo – quello che ci permette di uscire da un punto morto e aprirci a nuove possibilità, che funziona grazie all’attivazione di due modi diversi di pensare, al dialogo tra i due emisferi del cervello – destro, che si fa riferire al pensiero intuitivo (o pensiero laterale, divergente) e sinistro, riferito al pensiero logico-razionale (o pensiero verticale, convergente).

 

Nel percorso, il pensiero logico-razionale, quello che usiamo quando ragioniamo, analizziamo, mettiamo in ordine, ci aiuterà a comprendere i nostri meccanismi interiori. Cercheremo di capire, ad esempio, da dove nasce una certa reazione emotiva, perché ci sentiamo bloccati in una situazione, quali bisogni stiamo trascurando. Questo tipo di comprensione è importante: mette ordine, dà chiarezza.

 

Ma per cambiare davvero, per trasformare ciò che scopriamo con la mente, dobbiamo anche sentire. Vi sarà capitato di aver compreso cosa dovreste fare per ottenere un cambiamento senza riuscire a farlo. Per cambiare serve anche un coinvolgimento a livello profondo. Serve contattare il corpo, l’immaginazione, l’emozione, l’esperienza. Serve il pensiero intuitivo, che è ciò che “sentiamo nella pancia”. E’ quel movimento interno che non sempre sappiamo spiegare ma che spesso ci guida con forza.

 

Per questo, nel percorso, parallelamente al lavoro di comprensione razionale, propongo esercizi di tipo creativo, per attivare il pensiero non verbale e legare la comprensione all’esperienza profonda. Usiamo immagini, colori, parole evocative o fotografie per raccontare ciò che emerge spontaneamente da un gesto o da una sensazione. Contattiamo immagini e sensazioni che rappresentano un passaggio o un bisogno. Nulla di forzato, sarà qualcosa di semplice, che potrai adattare al tuo modo di essere. Qualcuno preferisce lavorare con le parole, altri con strumenti diversi. Non è lo strumento che importa, ma come lo usiamo. 

 

Quello che propongo è un viaggio di trasformazione radicato e consapevole, che spesso spinge a condividere e donare ciò che si è scoperto, proprio perché si è compreso il funzionamento possiamo creare un circolo virtuoso di crescita nelle relazioni.

La creatività è una forza catalizzatrice che può trasformare la

nostra visione del mondo e aprire porte inaspettate verso la crescita personale

L’arte, quella che si muove oltre la forma e sfida i codici, ci insegna qualcosa di essenziale: esistono altri modi di vedere, di pensare, di stare nel mondo oltre a quelli abituali. Ampliare il punto di vista, accogliere l’imperfezione, sopportare il vuoto e l’ambiguità senza doverli riempire subito, riconoscere gli schemi, sperimentare nuovi linguaggi, osare immaginare altre possibilità – questi sono alcuni degli orientamenti che traggo dall’arte e porto nel lavoro con le persone. Nel percorso, i principi dell’arte contemporanea sono strumenti conoscitivi e trasformativi. Non servono per spiegare o risolvere, ma per espandere. Per dare spazio a quelle parti di noi che, fuori dalla logica lineare, attendono riconoscimento. In un mondo che ci chiede coerenza, chiarezza e prestazione, i processi artistici ci ricordano che anche il non definito, il diverso, l’errore hanno un valore. E, a volte, è proprio lì che si nasconde la trasformazione, che si apre il passaggio dalla sensazione di essere limitati alla rivelazione dei propri talenti.

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